Roberto Giacobbo e la carbonara, un grande amore

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Roberto Giacobbo e la carbonara, un grande amore

La carbonara è scienza, un piatto che non ammette deroghe, dice iI famoso conduttore tv in una lunga intervista al Giornale, e non a caso è stato presidente della giuria ai Campionati Mondiali di Carbonara 2018

Roberto Giacobbo e la carbonara, un grande amore. I nostri fedelissimi lo sanno già, vista la sua partecipazione – in veste di straordinario presidente della giuria – ai Campionati Mondiali di Carbonara 2018 (cui si riferisce la foto in apertura, al fianco di Stefano Belli), ma Roberto non perde comunque occasione di dimostrarlo pubblicamente

Come ha fatto nell’interessante intervista rilasciata al Giornale, a firma di Andrea Radic, che così comincia: “In viaggio in Italia e nel mondo dal 1999 ha mangiato di tutto, ma il suo piatto preferito resta la Carbonara”, che è “una prova di abilità tecnica, non di fantasia. E questo è un assunto”

Radic lo incalza: è vero che il suo palato è molto sensibile e spesso la chiamano come giurato in prove di cucina? “Ho una particolare sensibilità al gusto data dalla composizione delle papille gustative. (…) È vero, mi chiamano nelle giurie delle manifestazioni gastronomiche come al Girotonno a Carloforte, al Cous Cous Festival a Trapani o a Roma da Eataly per il Campionato mondiale di Carbonara. La mia passione

La migliore carbonara dove si mangia, chiede. “La assaggio dappertutto – risponde Roberto – e la migliore è a Orvieto, in un piccolo ristorante: la Mezzaluna. Quando posso vado lì, ho portato dei colleghi che poi ci sono subito tornati. Gente che abita a Torino, non dietro l’angolo”

E siccome Giacobbo si lancia nel dire “cucino ciò che amo mangiare”, il giornalista del Giornale non si lascia sfuggire l’occasione: Scommetto la Carbonara, dice. “Esatto. E la mia è degna, ma va chiarito che il piatto non ammette deroghe” è la replica. La Carbonara alle verdure? “Assolutamente no”

Gran finale: lei è goloso? “Più di salato, tornando alla Carbonara… Fermatemi fino a che sono in grado di ragionare. Per i dolci, il preferito è il tiramisù che prepara Irene, mia moglie. Dimenticavo, mi piacciono molto i cavoli gratinati”