Carbonara tra i VIP

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Grande Fratello VIP

La Carbonara va sempre più di moda… e addirittura diventa protagonista assoluta della prima puntata dell’edizione di quest’anno di Grande Fratello VIP…

A dire il vero, considerando i contesti audiovisivi che sinora hanno visto protagonista la nostra amata Carbonara – da Roma di Fellini a La Carbonara di Luigi Magni, per non parlare di tanti altri film d’autore o serie televisive di alto profilo – citare il Grande Fratello VIP ci sembra una caduta di tono. Ma in questa sede non siamo per giudicare, ma solo per segnalare la “presenza “ del nostro piatto preferito in TV, come in tutti gli altri casi di cui abbiamo avuto conoscenza.

Dunque, ecco la nuda cronaca della puntata del 19 settembre us, come accennato la prima della nuova edizione, per le parti che ci riguardano.

Si parte intorno all’ora e mezza dall’inizio, con Luca Salatino, che probabilmente rientra nella categoria VIP (?), come suggeriscono alcuni giornali di gossip, per la sua partecipazione a Uomini e Donne 2021/2022. Nella sua autopresentazione, Salatino si dichiara romano (e, aggiungiamo noi ascoltandolo, “de Roma”), trentenne, chef e appassionato pugile dilettante. Dopo pochi istanti, esordisce con “Oggi carbonara, nnamo, va’”.
“Il mio piatto forte è la pasta, soprattutto la carbonara, e ho vinto un premio, sono arrivato quinto nelle carbonare di tutta Italia. La cucina è ‘na grande arma de seduzione”.
Il tutto, mentre scorrono le immagini della preparazione della carbonara. Poi Salatino passa a raccontare qualche altro aspetto della sua vita, ed infine conclude dichiarando “Alfo’ (Alfonso Signorini, presentatore della trasmissione ndr), per te ho preparato mezze maniche al sugo di coda alla vaccinara”.

Passa qualche minuto e si registra l’arrivo di tale Antonella Fiordelisi, “schermitrice e modella”, che viene presentata a Salatino. Dopo qualche battuta Signorini lo avverte “Senti Luca… Antonella non sa cucinare… mo’ te lo dico…”
“Toccherà spadellà qualcosa, toccherà..”.
“Esatto” conferma Signorini.
“Una carbonara, magari” (non) a sorpresa aggiunge la Fiordelisi.

Altro breve scambio di battute, e poi arriviamo al tormentone degli ultimi tempi. Signorini, infatti, chiede: “Luca, senti dato che tu, ho letto, ho visto, che la tua carbonara ha conquistato, è la quinta carbonara più buona d’Italia, toglimi una curiosità: ma ci va la pancetta o il guanciale?”
“Nooo la pancetta no, non mi chiedete la pancetta, fermati. Guanciale, solo guanciale…”
“Solo Guanciale”, ribadisce Signorini. Che aggiunge (aggiungendo un tormentone al tormentone) “Io ci metto anche un filino di panna, per insaporirla!
“Aaa panna la mettemo sur gelato” risponde Salatino.
“Ma come la panna sul gelato”
“No, aaa panna la mettemo sur gelato e basta”.

Nel frattempo, il pubblico rumoreggia, gridando “Carbonara – Carbonara – Carbonara…” e per ora la questione finisce qui.

Saltiamo sino a 2 ore e 50 minuti dall’inizio. Per qualche istante, si vedono alcuni concorrenti a tavola, a mangiare quella che sembra proprio una carbonara. Ben presto Signorini riprende il comando, ed il programma va avanti secondo la sua natura, ma il buongusto ci impedisce di ricordare quello che accade: del resto questo è nel DNA stesso del programma.

Passate le 3 ore (!), ed esattamente a 3 ore e 2 minuti, Signorini annuncia “(…) nel frattempo, è arrivata – dicono i miei autori – la carbonara di Luca… dov’è la carbonara… e vabbè”, mentre qualcuno porta un tavolino di appoggio con un piatto che contiene appunto, una carbonara.
“Ah che meraviglia… apritemi la casa… Luca, Luca..”
“Aho!”
“Mi è arrivata la tua carbonara in studio… grazie!”
“Ce mancherebbe, è un onore…”
“Però, Luca, non averne a male, ma a quest’ora per me i carboidrati sono proprio proibiti… allora io la passo ad Orietta (Berti, ndr)”
Quest’ultima declina l’invito, “Non posso neanch’io.. non posso neanch’io mangiare i carboidrati”…
“Dà, porta a casa” afferma un’ospite, tal Sonia Bruganelli, afferrando il piatto
“Sonia li mangia” commenta Signorini “vai Sonia, Sonia…”
“Ao, ma anche senza tifo, me la mangio tutta” replica la Bruganelli
“Ma mo s’è ancollata, no? commenta il cuoco Salatino.
“Com’è? Com’è?” incalza Signorini.
“Buona” la risposta sic et simpliciter di Sonia.
“Va bè, non fà così…”.
“S’è incollata adesso, no?” si preoccupa a distanza il cuoco.
“S’è incollata? No, è buona pure incollata” conclude Sonia.
Applausi, risate…
“E bravo…” conclude Orietta Berti, probabilmente con il pensiero rivolto al cuoco.

E qui finisce l’incursione gastronomica, per tornare sui discorsi sui Massimi Sistemi, la fisica quantistica e quant’altro di importante accade nel mondo, in cartellone ogni giorno in questo incredibile programma… Sì, siamo sarcastici!

PS- Ci siano consentite due note a margine di questa notizia. La prima è che, come è evidente, ormai la carbonara – da qualche tempo sulla bocca di tutti – viene utilizzata come “jolly” da giocare in trasmissioni ed altro per attrarre l’attenzione. Sottoprodotto di questa constatazione, è che si affonda il coltello nella piaga con due questioni ormai “decotte” a livello mediatico: 1/guanciale o pancetta? 2/la panna ci va?

Forse varrebbe la pena di trovare altre domande…

Seconda nota, quella relativa al presunto 5° posto fra “le carbonare di tutta Italia” conquistato dal – pur simpatico, anche se un po’ fuori dalle righe, a nostro avviso, forse troppo “romano de Roma” – Salatino.

Iniziamo con il dire che le classifiche – reali o di fantasia – piacciono sempre e tanto al grande pubblico, che così risparmia la “fatica” di studiare in prima persona il problema, fidandosi del giudizi di altri, non sempre qualificati (vedi pareri su tripadvisor, blogger che mangiano gratis et similia). Non a caso nella nostra guida ai Ristoranti selezionati dal Carbonara Club non abbiamo mai pubblicato una classifica “assoluta”.

Comunque, tornando al piazzamento del nostro eroe, a noi, tale riconoscimento non risulta, anche perché non ci sembrano esistere classifiche “di ristoranti italiani” per la carbonara. In compenso, ce ne sono infinite per quello che riguarda i ristoranti romani.

Aiutandoci con una ricerca sul web, unica traccia che abbiamo trovato è quella relativa ad una classifica, La migliore carbonara di Roma, secondo il Gambero Rosso. La classifica – dopo 21 test in 4 giorni a cura di Luca Cesari – è del 2020. Qui troviamo un primo, secondo e terzo, quindi ben sette quarti posti ex aequo, ed infine anche sette quinti posti ex-aequo, fra i quali c’è Proloco Trastevere ove ha operato Salatino all’epoca.

Come sia, 5° in Italia o 5° ultra ex-aequo a Roma, niente di meglio che assaggiare l’oggetto del contendere per un giudizio personale!