Alessandro Borghese e la carbonara, una ricetta speciale

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Alessandro Borghese e la carbonara, una ricetta speciale

Il famoso chef, ma anche e soprattutto autore di libri di cucina e personaggio televisivo, ha un modo tutto suo di preparare il piatto-simbolo della romanità. Guardando alla tradizione, certamente, ma anche con echi di Costa Azzurra…

Un appuntamento speciale, celebrato anche dall’ultimo numero di Mr. Food nella rubrica Storia della carbonara vista attraverso le ricette o le interpretazioni di cuochi famosi, dove si parla della preparazione della carbonara da parte di personaggi celebri

Stavolta il protagonista è uno chef, ma anche e soprattutto autore di libri di cucina e personaggio televisivo ben noto per diversi programmi: Alessandro Borghese. Nato a San Francisco, pur eclettico ed aperto a qualsiasi sperimentazione, Borghese in effetti è più che legato alla cucina tradizionale, e quindi inevitabilmente anche alla carbonara

Per conoscere dunque il Borghese-pensiero sul piatto che abbiamo spesso definito un vero simbolo della romanità, ci siamo basati su un libro, edito da Mondadori nel 2013, Tu come lo fai? con il sottotitolo I tuoi piatti preferiti in più di 100 ricette dello chef

E dunque come fa la carbonara Alessandro Borghese? Per avere una risposta, siamo andati a pagina 34, là dove la ricetta occupa ben due pagine, una di testo, una di foto.

Gli ingredienti per 4 persone prevedono 400 grammi di spaghetti, 12 fette di guanciale tagliato molto sottile, senza indicazione del peso, 4 tuorli d’uovo, 100 grammi di pecorino e – piccola sorpresa – 40 grammi di parmigiano

Dopo averlo rosolato, togliere il guanciale e metterlo da parte, lasciando il fondo nella padella. Qui va buttata la pasta, cotta al dente, e quindi aggiunto il guanciale, il mix di formaggio e il pepe, avendo cura di mantecare il tutto con un po’ di acqua di cottura. A questo punto si impiatta la pasta, creando un piccolo nido al centro, e su questa si poggia un mezzo guscio d’uovo (sterilizzato in precedenza in acqua bollente) entro il quale è collocato il tuorlo. Per finire, ogni commensale versa il tuorlo sulla pasta, e la condisce, aggiungendo altro pepe.

In qualche modo, la preparazione ricorda lo stile in uso in Costa Azzurra, ove non è raro vedersi servita la carbonara con l’uovo “individuale”. Le similitudini, come può testimoniare chi abbia provato la carbonara a Nizza, Cannes e dintorni, però, finiscono qui…