Chi mangia carbonara campa cent’anni… o no?

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Chi mangia carbonara campa cent’anni… o no?

Il canovaccio della seconda serie di Benvenuti a tavola replica sostanzialmente quello della prima, con la contrapposizione – di stile, di ideologia, di filosofia di vita – fra due ristoranti di Milano, o meglio dei rispettivi chef-patron & familiari al seguito.

Due locali assai diversi, uno di fronte all’altro nella stessa piazza: da una parte il raffinato Il Meneghino, gestito da Carlo Conforti (Fabrizio Bentivoglio), chef ambizioso e creativo; dall’altra invece il Terrone, della famiglia Perrone, trasferitisi al nord dal Cilento, con lo chef Paolo (Giorgio Tirabassi) legato alla terra, alle materie prime, alla cucina genuina.

Nell’ottavo episodio della serie – trasmesso il 30 aprile 2013 su Canale 5 – ha un certo rilevo il personaggio di Rocco Spaziani (interpretato da Paolo Calabresi), un frequentatore del tutto atipico del Meneghino: ricchissimo, è in realtà uno zoticone, dai gusti semplici e dai modi bruschi, se non maleducati.

Zotico, ma dal cuore d’oro: una sera Spaziani arriva al Meneghino accompagnato da due escort straniere (non trascurando, nell’entrare, di esclamare Pronti con la carbonara, al quattro!). Salutando il proprietario del locale (Leone Borzacchini, interpretato da Umberto Orsini, suocero dello chef Carlo Conforti) intuisce che questi è in difficoltà economiche, e si offre di prestargli i soldi per amicizia, volendo in cambio solo essere considerato il benvenuto.

Basta co’ ste’ porzioni striminzite e longobarde!, dice
Nel frattempo, in cucina (ove non è arrivata voce dell’accordo fra Borzacchini e Spaziani) stanno preparano per Spaziani – soprannominato ironicamente ‘Il Marchese del Grillo’ – un pasticcio terribile.

Entra Borzacchini: Che cos’è questa schifezza?
Il pasticcio per il Marchese… risponde lo chef
No! Preparate una carbonara! Abbondante
Ma quale carbonara… Leone, qua sono io che chiamo le comande, eh?
Per favore.. è molto importante…
Deve essere molto importante
…molto importante
Va beh, allora marcia una Carbonara

Arriva un piatto di abbondante Carbonara in tavola, portata dalla cameriera preferita di Spaziani: Ma come fa a mangiarla tutta?
Beh, m’aiuto con il pane..

(…) Alla fine del pasto Spaziani ‘prende le medicine’ (pillole, mandate giù con l’alcool), come dice lui stesso, per prepararsi all’incontro con le sue accompagnatrici.

(…) Si fa tardi è ora di chiudere il locale.
Renato (Catania), aiuto e amico di vecchia data dello chef, osservando Spaziani piegato in avanti sul tavolo, da solo, esclama. Guarda, questa era la carbonara, questa… era meglio il pot pourri, no?
La risposta dello chef Conforti: Guarda quella gente lì non la butti giù nemmeno con le cannonate…

Invece, Spaziani è morto per colpa di un infarto, a causa di alcune pillole di eccitante prese con alcol, non certo per colpa della carbonara… infatti, come piace dire a noi chi mangia Carbonara campa cent’anni!

PS – Curiosamente, Paolo Calabresi era stato protagonista di un’altra citazione ‘carbonara’ in una puntata dell’ultima serie di Distretto di Polizia (dove comunque si è parlato di Carbonara in più occasioni). Sarà una coincidenza, oppure una passione sua o di qualche altro membro della troupe di entrambe le fiction (a iniziare dal produttore Pietro Valsecchi)?

Benvenuti a tavola 2
Episodio 8, ’47 morto che parla’
trasmesso il 30 aprile 2013 su Canale 5